pasta

  • Le tagliatelle: origini e curiosità.

    Le tagliatelle sono un piatto di pasta amato in tutto il mondo, e forse non tutti sanno che la loro origine risale addirittura all’antica Cina.

    Nonostante la leggenda di Marco Polo, esistono prove di esistenza delle tagliatelle in Cina molto prima del suo arrivo, dimostrando che sono un tesoro culinario dalle radici millenarie.

    Tuttavia, è in Italia che le tagliatelle hanno ottenuto grande successo e sono diventate un piatto tradizionale, particolarmente diffuso nel nord del paese. La loro preparazione è molto semplice e prevede pochi ingredienti, quali farina, uova e un pizzico di sale.
    Successivamente, le tagliatelle vengono stese in una sfoglia sottile, di circa 1mm, la quale viene arrotolata e tagliata a listarelle larghe dai 6 agli 8mm. Infine, vengono stese su un piano infarinato e lasciate asciugare nella classica forma “a nido”.

    Oltre ad essere un’icona italiana, le tagliatelle hanno conquistato anche altri paesi e culture, come la Germania con le “Spätzle” e molti paesi asiatici con piatti simili come il ramen e il pad thai.

    Questa diffusione globale testimonia l’universalità dell’amore per le tagliatelle, rendendole un piatto che unisce le persone di tutto il mondo in una deliziosa esperienza culinaria.

    E tu hai già provato le nostre con fonduta di parmigiano al pistacchio e petali di guanciale pepato? Da non perdere assolutamente!

  • L’origine delle pappardelle.

    Le pappardelle sono uno degli innumerevoli formati di pasta italiani che tutti conosciamo. 
    Ancor prima di parlare delle loro origini è opportuno distinguerle dalle tagliatelle, in quanto di formato e lunghezza decisamente differente.

    Sono molti coloro che credono che le pappardelle all’uovo abbiano origini emiliane, ma in realtà esse nascono in Toscana e più precisamente in Maremma. 

    Il termine “pappardella” deriva infatti dal verbo in dialetto toscano “pappare”, ossia mangiare. 

    Le pappardelle, per essere tali, devono avere una superficie ruvida e porosa, data dall’impasto molto rustico, e la loro larghezza può variare dai 2 ai 4 cm, con uno spessore di circa 0,8 mm e una lunghezza di 20 cm. Come detto prima, questo le differenzia molto dalle tagliatelle, che devono avere una larghezza di 7mm secondo la ricetta originaria depositata e registrata presso la Camera del Commercio di Bologna dal 1972. 

    La tradizione toscana vuole che questa pasta sia abbinata a sughi di carne dal sapore intenso e deciso, in particolar modo di selvaggina: primi fra tutti troviamo i sughi di cinghiale e di lepre, seguiti però anche da sughi a base di funghi.

    Ora che ti abbiamo incuriosito e fatto venire un po’ di appetito, perché non provi le nostre pappardelle con funghi trifolati e guanciale pepato sfumato alla grappa di vinacce!